IL CAPITANO OMAR
Al sanguinario Umberto Bisi nel '51 era stata revocata la medaglia d'argento al valor militare a seguito della condanna per la strage alle carceri di Carpi perpetrata la notte tra il 14 e il 15 giugno del '45.Quando Pertini gli fece avere quella d'oro il Bisi se ne compiacque, ringraziò l'Anpi per averla perorata e i compagni che se ne congratularono.Ma nessuno meglio di lui poteva conoscerne il peso: in un processo gli erano stati addebitati sessanta omicidi, in un altro quattrocento.Gli atti di coraggio gli erano sconosciuti perché era un esecutore, e più noti furono quelli di estrema ferocia, come le quattro donne che uccise l'8 gennaio del '45 a colpi di pistola nella loro abitazione di Carpi. Ad una di queste, Cita Vincenzi di 80 anni, paralitica, aveva sparato in bocca.Il "capitano Omar" era nato a Novi di Rovereto, in quel di Carpi, nel '23 e mi onoro d'averlo "scoperto" nelle mie ricerche e , sfidando l'ira dei figli, d'averlo descritto nei miei libri. Prelevò e uccise fino al '48. Poi scontò due anni di carcere e quando ne uscì fu subito messo nel libro paga del partito comunista che fino alla pensione gli conferì pubblici incarichi.
Morì nel 1999 e la sua "damnatio memoriae" vive oggi nella piazza che gli è intitolata a Novi di Rovereto, in quanto eroe partigiano.
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